Solidarietà e comunicazione: un binomio indispensabile per diffondere la cultura della donazione del sangue che deve attraversare tutti i canali di diffusione: dal cuore, alla tecnologia , al passa parola. Senza donatori di sangue la vita ha le mani legate, donare sangue è donare la vita. Fondamentale risulta essere l’associazionismo: tra i primi ad intuire l’importanza del volontariato e dell’esempio da parte delle Istituzioni ,attuale direttore generale del Centro Studi Americani. Sgalla ha concesso il logo della Polizia all’Associazione Donatorinati un modo per rafforzare un messaggio importante. Sgalla è stato direttore centrale per la Polizia Stradale, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato; direttore dell’Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza dal 2000 al 2008; direttore del Servizio Polizia Stradale dal 2008 al 2011. Dal 2012 al 2014, il Prefetto Sgalla è stato direttore della Scuola Superiore di Polizia. Docente alla Sapienza Università di Roma e all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ognuno puo’ fare la su parte nel mondo del volontariato, il dono diventa prezioso momento di crescita interiore per tutta la collettività. Madre Teresa di Calcutta riassume in breve un concetto semplice ma di grande attualità: “Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore.”
Prefetto Roberto Sgalla, già direttore centrale della Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, attualmente direttore del Centro Studi Americani. Lei è stato tra i primi a credere nell’Associazione DonatoriNati, concedendo il logo della Polizia, cosa l’ha spinta a credere in Donatorinati?
L’uomo si è evoluto grazie alla solidarietà, alla capacità di aiutarsi a vicenda; non è vero che l’egoismo è stato il motore evolutivo. Non c’è nulla di più bello che “donare”; in questo caso donare il sangue, a coloro che hanno necessità. La Polizia è anche una “istituzione di cura”, è attenta ai più deboli, agli emarginati, ai fragili, e quindi il legame con l’Associazione è solido e assolutamente attuale.
Cosa serve a suo avviso per una presa di coscienza collettiva sempre più forte del valore della donazione del sangue?
Più informazione, più consapevolezza, massima trasparenza per incrementare ancora di più la fiducia nei donatori. La Polizia è oggi una delle istituzioni che comunicano con più efficacia. E questa efficacia la si misura dalla fiducia che la popolazione ha nella “sua” Polizia. La comunicazione afferma Watzlawick cambia i comportamenti. È uno dei paradigmi della comunicazione. Questa affermazione la sperimentiamo ogni giorno, in tutti gli ambiti, pensiamo solo al tema della comunicazione pubblicitaria. Una buona, efficace comunicazione sui valori del volontariato, sulla capacità di raccontare storie emblematiche, positive, esemplari ... ecco, le persone tendono poi a immedesimarsi. Valorizzare molto il donare, un atto volontario che oltretutto “costa” poco, ma è in grado di salvare una vita, ridare speranza al ricevente e ai suoi cari; è un messaggio che può raggiungere sia la parte emotiva che cognitiva.
Tantissimi i progetti che hanno accorciato le distanze tra cittadini ed Istituzioni. Dal mondo universitario a quello della società civile, tutti affascinati dal suo modo di saper portare la Polizia tra la gente. La presentazione del Calendario della Polizia di Stato ad esempio, è un evento per tutte le componenti della società. Nel mondo del volontariato, in che modo si potrebbe stringere sempre più una partnership tra associazioni e magari rendere anche la politica partecipe e protagonista di un mondo che rappresenta una vertebra importante per il sistema paese?
Fare rete, ampliare le partnership sono strategie indispensabili. Aiutano a farsi conoscere; la conoscenza è la base per creare rapporti fiduciari, di solidarietà. Guai a chiudersi a riccio, bisogna aprirsi. Si possono correre alcuni rischi, ricevere qualche critica, qualche “leone da tastiera” che infierisce contro. Sono rischi che vale la pena di correre rispetto al risultato dell’aprirsi all’esterno. Aprirsi vuol dire comunicare, fare iniziative, eventi, relazionarsi, collaborare con altre associazioni di volontariato. La politica in una democrazia ha il suo “primato”. Purtroppo qualche volta la politica per sua colpa ha abdicato a questo ruolo, ma questo è la patologia. Dobbiamo avere tutti la consapevolezza che la politica deve riprendere il suo ruolo attraverso il requisito della competenza, dell’onestà delle capacità, dell’umiltà. La politica può far molto per favorire ulteriormente il volontariato, in particolare nel mondo della donazione di sangue; quindi è indispensabile dialogare, costruire insieme proposte normative adeguate.
Un messaggio ai giovani per sensibilizzarli alla donazione del sangue.
I giovani non hanno bisogno di predicatori, ma di esempi, di modelli. Il miglior messaggio per sensibilizzarli è offrire una narrazione basata su fatti concreti, su esempi virtuosi che dimostrano quando la donazione del sangue sia un atto di grande solidarietà. Salva una vita, ridà il sorriso al malato e ai suoi cari. È il miglior modo per sensibilizzarli.