Maurizio De Giovanni scrittore, sceneggiatore, drammaturgo italiano fa parte della grande famiglia di Donatorinati della Polizia di Stato ed è donatore di sangue. Maurizio De Giovanni ha scritto i vari libri della collana del commissario Ricciardi. Il racconto I vivi e i morti, con cui si era presentato nel 2005 al concorso, è stato poi tramutato nel romanzo Le lacrime del pagliaccio. Oltre ai libri con protagonisti il commissario Ricciardi, dal 2012 ha iniziato a scrivere anche quelli con protagonista l’ispettore Lojacono, della serie I Bastardi di Pizzofalcone. Dal 2013 ha invece iniziato anche un’altra collana, quella con protagonista Mina Settembre: il primo libro è intitolato "Un giorno di Settembre a Natale". Tantissime le opere dello scrittore napoletano alcune seguitissime e amatissime dal pubblico hanno dato vita a fiction di successo su Rai Uno. Maurizio De Giovanni ha poi scritto "I Guardiani", "Il concerto dei destini fragili" e molte altre opere, tra cui anche quelle dedicata al calcio e, in particolare, al Napoli. Di quest’ultima collana citiamo Juve-Napoli 1-3 – La presa di Torino, Maradona è meglio ‘e Pelé e Il resto della settimana. Amato dal pubblico e dal popolo, Maurizio De Giovanni conosce bene il valore della solidarietà come principio sociale e come virtu’ morale. Ecco il suo appello alla donazione del sangue rivolto ai giovani ..
Maurizio de Giovanni uno scrittore straordinario che conquista con i suoi libri e serie tv giovani e adulti: in prima linea anche per la donazione del sangue. Lei è un donatore di sangue proprio con Donatorinati: perché ha scelto di compiere questo gesto di solidarietà? Credo che la donazione di sangue e di organi sia un preciso dovere sociale e un atto di necessità civile. Sottrarsi a questo è frutto di una mentalità retrograda e un atto di profondo, inaccettabile egoismo. Sono un donatore da molti anni, e l’attività di DonatoriNati mi vede in perfetta sintonia. Da i Bastardi di Pizzofalcone al Commissario Ricciardi ad altri romanzi polizieschi, approdati in tv qual è la sua fonte di ispirazione? Ho la fortuna di essere napoletano. La mia città offre continui spunti e fornisce storie ogni minuto, per qualsiasi scelta narrativa si voglia seguire. Posso dire che la fonte della mia ispirazione è senza dubbio la mia città. A cosa sta lavorando ora? Sto scrivendo il prossimo episodio della serie di Sara, per Rizzoli. Il romanzo si chiamerà “Gli occhi di Sara”, ed è proprio una bella storia. Il volontariato troverà spazio anche nei suoi racconti? Finora non è mai capitato, ma se dovesse accadere che la storia porti a questo non mi sottrarrei di certo, anzi. Vogliamo ricordare quanto è importante la donazione del sangue? Ma certo! Viviamo e siamo costantemente in relazione, nessuno è così isolato dal non aver bisogno, prima o poi, degli altri. La prossimità implica necessariamente la reciproca solidarietà, e la donazione del sangue è simbolicamente la più importante azione solidale che si possa immaginare. Un appello ai giovani, ai giovani di Napoli “mamma di tutti” e di tutta Italia... Se avete qualcuno che amate, donate. Come fosse per questa persona.